Bitcoin: cos’è e come funziona una criptovaluta

Cos’è il Bitcoin?

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Esempio di moneta commemorativa.

Il Bitcoin è una criptovaluta, ovvero una moneta digitale/virtuale/elettronica che permette lo scambio di beni e servizi attraverso la rete.
Il simbolo associato a questa moneta virtuale è ₿ mentre nei siti di cambio valuta è conosciuto con il codice BTC.

Cos’è una criptovaluta?

Una criptovaluta è composta da una serie di algoritmi (programmi informatici) basati sulla crittografia che permettono di validare e gestire in maniera sicura le transazioni tra individui.
Gli algoritmi prevedono sistemi anti contraffazione e anti DDOS (attacchi volti a negare il normale servizio).
La gestione delle transazioni si basa su reti di computer distribuite e decentralizzate (Peer 2 Peer), ciò significa che non esiste un server centrale che gestisce tutto (e che può essere spento).
Ogni nodo della rete P2P contribuisce a mantenere e validare la catena e le transazioni della moneta virtuale

Quali sono le differenze e le analogie tra una criptovaluta e una moneta tradizionale?

Come per le monete tradizionali, le criptovalute devono essere in grado di assolvere tre requisiti tipici:

  • riserva di valore: ovvero è possibile risparmiare parte del reddito oggi e usarlo in un secondo momento futuro
  • unità di conto: la moneta deve essere uno strumento di misura delle transazioni economiche
  • mezzo di scambio: la moneta viene usata per acquisti di beni e servizi

Una delle più grandi differenze tra una moneta tradizionale e una criptovaluta è quella di essere decentralizzata, ovvero non gestita da una banca centrale o da uno stato.

Dove mettere i bitcoin? Il wallet/portafoglio virtuale

I bitcoin, come le altre criptomonete, hanno bisogno di un portafoglio (detto anche in inglese wallet) dove vengono mantenute le chiavi per trasferire denaro virtuale.
Più precisamente il portafoglio non è altro che un software che colleziona e tiene al sicuro delle chiavi crittografiche pubbliche e private.
Le chiavi pubbliche servono per dimostrare la legittima proprietà del bitcoin al momento della transazione.
Le chiavi private invece (che devono essere custodite gelosamente) servono per firmare/autorizzare i pagamenti.
Perdere queste chiavi significa perdere la possibilità di eseguire transazioni, quindi di fatto si perdono i bitcoin associati a questo portafoglio (un pò come perdere il portafoglio per strada).
Farsi rubare queste chiavi significa dare la possibilità a terzi di fare acquisti con il nostro portafoglio (l’equivalente di un furto o uno scippo).

Come proteggere il proprio wallet bitcoin

Come anticipato precedentemente, i problemi più comuni sono la perdita dei dati, dovuti ad esempio dalla rottura del dispositivo che contiene il portafoglio (hard disk, chiavetta usb, cellulare..) e al furto delle chiavi.
Per ovviare a questi problemi è possibile creare dei backup del portafoglio e cifrare a sua volta il portafoglio (un pò come metterlo in cassaforte).

Portafoglio bitcoin cartaceo

Può suonare strano ma è possibile creare dei portafogli cartacei per monete virtuali. Esistono dei software che generano delle chiavi private e pubbliche stampabili. Essendo chiavi composte da stringhe di lettere e numeri molto lunghe, viene fornita una versione QRCode dei codici, che si scannerizzano con il cellulare in pochi attimi.

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Comprare bitcoin

E’ possibile entrare in possesso di bitcoin vendendo dei beni o servizi in cambio di criptovaluta oppure attraverso dei siti che effettuano cambio Euro/bitcoin e viceversa.
Questi siti di scambio si chiamano per l’appunto Exchange.
Il valore del bitcoin rispetto all’euro è dato dalla domanda e dall’offerta che muta in continuazione.
Attualmente il valore del bitcoin è molto altalenante, entrano in gioco variabili come ad esempio:

  • le moderazioni degli stati come l’America, Cina, Russia..
  • Il numero e la mole dei venditori che accettano questo metodo di pagamento
  • le dichiarazioni dei media o più in generale la percezione che hanno gli internauti titolari della criptovaluta.

Ma questo articolo vuole incentrarsi su come funzionano a livello informatico i bitcoin e più generalmente le criptovalute. Non è certo nostra intenzione entrare in argomenti di finanza e politica che per quanto affascinanti non ci competono.

Quali sono le alternative al bitcoin?

Di criptovalute se ne ipotizzava già l’uso nel 1998, tuttavia il bitcoin è stato teorizzato nel 2008 e lanciato nel 2009 ed è stata la prima criptovaluta con un successo a livello globale. Da allora sono nati diverse criptovalute ispirate più o meno al bitcoin. Ad esempio troviamo:

  • l’Ethereum
  • Litecoin
  • Ripple

 

Riguardo Matteo Dalle Feste

Web Designer e Developer presso una nota testata giornalistica sul turismo. Appassionato di domotica, nel tempo libero, cura la realizzazione sia hardware che software di piccoli progetti domotici fai da te.

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